A Sarzana
(SP) dal 31 agosto al 2 settembre si è svolta la nona edizione del Festival
della Mente.
Il
festival, il primo in Europa dedicato ai processi creativi, ha visto nelle
precedenti edizioni un totale di circa 500 eventi e una media di quarantamila
presenze annue.
Uno degli
incontri più attesi di questa edizione è stato quello con Luca Ronconi. Il
regista è stato intervistato da Gianfranco Capitta, giornalista del Manifesto e
di Radio3. I due hanno appena pubblicato insieme il libro “Teatro della
conoscenza”.
Ronconi, per
molti anni direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano, ha iniziato a
lavorare come regista nel 1963. Si è fatto conoscere nel 1969 con una
memorabile edizione teatrale dell’Orlando Furioso, che qualche anno dopo ha trasformato
in una versione televisiva e cinematografica.
Durante
l’incontro ha ricordato che prima di diventare regista per dieci anni aveva
lavorato come attore.
Inoltre ha
detto di non essere un regista-autore, bensì un regista-lettore.
Secondo
Ronconi il pubblico ideale è un pubblico che si sente libero, eventualmente
anche di abbandonare la sala durante un suo spettacolo, così come ci si sente
liberi di abbandonare la lettura di un libro. (R.B.)
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| Luca Ronconi e Gianfranco Capitta |
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