SS 2014 STELLA JEAN CAPSULE ETHICAL FASHION – ITC






La nuova collezione per SS 2014 di Stella Jean rappresenta uno snodo estetico in cui affluiscono le storie di tradizioni lontane, che fanno della moda il loro traduttore universale istantaneo. Un incontro visionario, da cui scaturisce uno scambio di opinioni che invita a non fidarsi unicamente delle apparenze.

La ‘Wax & Stripes philosophy’ incontra il mondo senza mai negoziare la propria appartenenza e si evolve attraverso la descrizione e la narrazione di una contro-colonizzazione estetica: tutta la collezione è permeata da un’ eleganza che profuma di Vecchio Continente, celando in sé le proiezioni cromatiche delle nuove culture che continuano ad incontrarsi e a dialogare in maniera paritaria ed autentica.

La costante della camicia a righe di foggia maschile incontra la sua omologa caraibica attraverso l’elegante e rigorosa Guayabera cubana, evidenziando una nuova femminilità composta, per un mood raffinato e di grande effetto vagamente ispirato all’universo ritratto dal fotografo e artista maliano Malick Sidibé. Territori e tradizioni si incontrano: la complessa tecnica italiana del dipinto a mano su stoffa adotta in questa collezione un battito tropicale, caricando di nuovo significato capi di gusto squisitamente retrò realizzati in mikado di rigorosa seta giapponese.

Il rigore delle linee orizzontali dei tessuti canvas rigati utilizzati per i capi spalla e per le gonne dai tagli retrò, seppur richiamando per associazione di idee i rigati dei blazer dei college britannici, costituisce in realtà il portabandiera della cultura del Burkina Faso, stato dell’Africa occidentale e “terra degli uomini integri”. Le frontiere territoriali vengono dunque scisse da quelle mentali , meno visibili ma ben più tenaci e selettive.


Apparenze ingannevoli, espressioni multiformi di una realtà che non è mai una e una sola, come nel caso della stoffa wax, che a primo impatto richiama alla mente le coste Africane, mentre affonda le sue origini ancestrali nelle pratica di stampa di Giava, sviluppatasi poi in Europa e germogliata solo successivamente in Africa. Le frontiere territoriali risultano scisse da quelle mentali , meno visibili ma ben più tenaci e selettive, a favore di un’espressione estetica volta a valorizzare la caleidoscopica ricchezza dell’incontro multiculturale.

Nell’intento di evidenziare ancora una volta l’importanza e la ricchezza intrinseca alla produzione culturale e artigianale dei singoli popoli, Stella Jean ha scelto di realizzare una parte delle sue creazioni impiegando tessuti realizzati in Burkina Faso, da gruppi di tessitrici locali organizzati in cooperative e in aziende individuali coordinati tutti da un hub centrale, gestito dal programma di moda etica Ethical Fashion Initiative di ITC, agenzia dell’ONU e dell’OMC. L’infrastruttura è quella che ITC ha creato in Kenya e che viene usata per gestire il lavoro, secondo il modello della fabbrica estesa, in modo da garantire dignità e lavoro per migliaia di donne. Un’ulteriore testimonianza di come la moda possa divenire veicolo ed espressione culturale per un arricchimento al tempo stesso estetico, sociale ed etico.