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| Un momento dell'anteprima milanese
Il film si svolge interamente ai bordi di un lago, su una
spiaggia frequentata da soli uomini, che si ritrovano tutti i giorni in quel
luogo per incontri di tipo sessuale. All’inizio della stagione Franck conosce
Henri, appena lasciato dalla moglie, che tutti i giorni si siede ai bordi del
lago senza bagnarsi e senza parlare con nessuno. Tra i due nasce un’amicizia priva
di connotati sessuali.
Dopo qualche giorno Franck conosce Michel, ottimo
nuotatore, fisico alla Mark Spitz, con cui inizia una relazione, benché Michel
nasconda un pericoloso segreto, di cui Franck è a conoscenza.
Il film, che nella seconda parte si tinge di
giallo, non contiene nessun ruolo femminile, ed è privo di musica: solo il
rumore del vento e della natura. Nonostante si svolga ai giorni nostri non si
vede mai nessun dispositivo tecnologico: la solitudine dei personaggi viene
riempita solo dagli incontri fugaci nel bosco.
Ogni sequenza si apre sul parcheggio, dove si
vedono le vecchie auto dei frequentatori del luogo, per poi spostarsi sulla
spiaggia.
Dei personaggi non si sa nulla al di fuori di
quello che succede ai bordi del lago.
Inizialmente il film esce in una dozzina di sale: a
Milano al Mexico, a Roma in 3 sale, a Torino all’Ambrosio, a Genova
all’Ariston, a Napoli al Filangieri, a Bologna al Rialto, a Firenze allo Spazio
Uno, a Bergamo al Capitol, a Padova all’Astra, a Modena al Filmstudio.
Alcuni commenti:
“Da vedere” (Roberto Nepoti – La Repubblica
26/09/2013)
“Uno sconvolgente thriller erotico di incredibile
bellezza visiva” (L’Humanité)
“Un cinemascope maestoso a luce naturale, gli
infiniti riverberi del sole nel lago, la celebrazione mozzafiato del corpo
maschile nudo, il sesso esplicito, rabbioso, nel bosco, un voyer masturbatore
onnipresente: “Lo sconosciuto del lago” è un “A porte chiuse” tragicomico a
cielo aperto. (J. Mandelbaum – Le Monde 18/05/2013)
“Lo sconosciuto del lago” è un film che parla del
desiderio, e delle sue possibili declinazioni, e lo fa nel microcosmo di una spiaggia gay
distillando nelle sue immagini una potenza carnale di intensità struggente.
(Cristina Piccino – Il Manifesto)
“Lo sconosciuto del lago”, grande film gay, diventa
un grande film tout court (Fabio Ferzetti – Il Messaggero)
“Il film è
ricco di idee visive semplici ma accattivanti e di dialoghi ben scritti e
divertenti, oltre a offrire una riflessione incisiva e penetrante su alcuni
aspetti dello stile di vita della comunità gay; sul rischio – anche quello
della propria vita – visto come elemento sessualmente stimolante, a volte
imprescindibile.”
Voto 7 (Alessia Starace – movieplayer.it)
Il
trailer del film: http://www.youtube.com/watch?v=aXIHF39AkiE (R.B.)
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