Michele Riondino in scena a Milano al Teatro Sala Fontana


Fino al 23 febbraio 2014 in scena a Milano alla Sala Fontana “La vertigine del drago”, di Alessandra Mortelliti. Lo spettacolo costituisce il debutto alla regia di Riondino, che lo interpreta al fianco dell’autrice. La supervisione al testo è di Andrea Camilleri.
Francesco, naziskin alle prime armi, incontra Mariana, zingara zoppa ed epilettica. Uomo fisicamente e verbalmente violento il personaggio maschile, che sembra non lasciare spazio alla pietà e alla comprensione, donna apparentemente fragile, disadattata, sola, il personaggio femminile, insieme, nei loro tratti singolarmente goffi e a volte persino buffi, trovano velocemente spazio per un latente e insospettabile filo rosso, estratto dalle loro problematicità. Durante un agguato ad un campo rom ad opera di un gruppo di neonazisti, Francesco rimane gravemente ferito e per riuscire a mettersi in salvo prende in ostaggio Mariana. Tra le quattro mura di un angusto e squallido garage, nell’attesa della telefonata dell’Ordine che dia indicazioni sul da farsi, i due sono costretti ad una convivenza forzata. Si apre così una finestra su un doppio livello di lettura: l’attualità di una criminalità tipica del nostro tempo, che fa da contrappunto ad una società oggi sempre più “meticcia”; l’incontro di due personalità per certi versi agli antipodi, ma vicini nelle criticità delle loro persone, estremamente sole, arrabbiate, tradite dalla vita.
Due giovani infelici, senza prospettive, abbandonati dai loro stessi clan d’appartenenza, che riusciranno, a loro modo, a trovare una certa forma di rinascita e spazio per condividere le loro, seppur diverse, forme di ribellione.
Michele Riondino, conosciuto per il suo ruolo del commissario Montalbano giovane in televisione, è noto anche per le interpretazioni cinematografiche: “Il passato è una terra straniera” (Daniele Vicari), “Fortapasc” (Marco Risi), “Dieci inverni” (Valerio Mieli), “Bella addormentata” (Marco Bellocchio) e “Acciaio” (Stefano Mordini). (R.B.)