Al Teatro Libero di Milano ‘Mercurio’ di Amélie Nothomb

Dal 26 febbraio al 10 marzo 2015 al Teatro Libero di Milano in scena ‘Mercurio’, di Amélie Nothomb, adattamento e regia di Corrado d’Elia, con Monica Faggiani, Valeria Perdonò e Gianni Quillico.

Dopo il successo di "Amleto" e di "Locandiera" al Teatro Litta ecco tornare a Teatro Libero Corrado d'Elia con "Mercurio" di Amèlie Nothomb, un lavoro visionario e sorprendente, appassionante e misterioso, che indaga i meandri profondi e disperati dell'amore e si spinge alla ricerca estrema della bellezza.
In un’isola deserta, nel castello di If, il vecchio capitano Homer Loncours e la sua pupilla Hazel vivono in una dimensione lontana dal resto del mondo. La donna è stata salvata da un incendio rimanendo sfigurata. Da allora, l’uomo si prende cura di lei morbosamente, proteggendola e rinchiudendola in una prigione dorata carica di segreti e perversioni.

Assume anche l’infermiera Françoise per curare la giovane che si sente afflitta da una serie di malattie, generate più che altro dall’infelicità per la propria deformità e dai sensi di colpa per quel rapporto che la inquieta.
All’inizio Françoise si dimostrerà fedele alle richieste del capitano, evitando le domande indiscrete.
Ma, già dopo il primo incontro, inizierà a sviluppare con Hazel un’amicizia segnata da dialoghi pieni di strategiche domande per cercare di capire la natura dell’equivoco legame tra i due, nella strana ambientazione di un castello privo di specchi.
Nel finale, che si propone complesso e sorprendente in perfetto stile Amélie Nothomb, i ruoli finiscono per scambiarsi, come in ogni vero rapporto umano, e gli scenari iniziano a complicarsi, trascinando lo spettatore da una conclusione all’altra, confondendo l’immagine di personaggi che passano quasi distrattamente dall’essere vittime all’essere carnefici e viceversa.

Mercurio può sembrare una favola dark, una storia romantica sull’amore, ma quasi subito ci accorgiamo di avere a che fare con un gioco perverso dove nulla  davvero è come appare, un labirinto da cui si potrebbe uscire ma nessuno esce mai. 
L'invito è quello di entrare nel gioco e di farne parte. La regola è chiara. Siamo tutti nello stesso tempo vittime e carnefici di noi stessi e degli altri.

Corrado d’Elia, uomo di teatro a tutto tondo, attore, regista, drammaturgo, ma anche ideatore ed organizzatore di eventi e rassegne culturali, nasce a Milano e studia teatro presso la Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi. Nel 1995 fonda il progetto Teatri Possibili: Compagnia, Scuola, Circuito ed Ente di produzione ed organizzazione teatrale. Dal 1998 è direttore del Teatro Libero di Milano.
Corrado d'Elia
Il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=l4a4jspOt-4&feature=youtu.be (R.B.)