Al Teatro Libero di Milano “Fragile/Kyoto”, due atti unici di David Greig

Dal 24 al 30 marzo 2015 al Teatro Libero di Milano in scena “Fragile/Kyoto -due storie quasi d’amore”, con Silvia Giulia Mendola e Alberto Onofrietti e con la regia di Vittorio Borsari.
Fragile e Kyoto sono due atti unici di David Greig, due racconti vissuti durante la notte, quando la logica del giorno e della luce svaniscono, lasciando il posto alla verità, alla nostra pancia.
In Kyoto ci troveremo in una stanza d'albergo: il microcosmo, asettico e poco familiare, dove Lucy e Dan (delegati agli incontri internazionali per la salvaguardia del pianeta) fanno i conti con una relazione mai “veramente” cominciata. I due, a distanza di anni dal primo incontro, cercano di scoprire la propria trasformazione e i loro desideri attuali: fanno i conti con le loro vite private e con scelte non più rimandabili. Un'ultima notte per scoprire cosa vogliono l'uno dall'altro, fino all'ultimo respiro, dentro la stanza.
L'occasione è anche quella di riparlare e far tornare alla memoria il tema della salvaguardia dell'ambiente e del pianeta: tema tanto caro a fine anni '90, ma inspiegabilmente passato in secondo piano dietro l'emergenza economica-politica-finanziaria del nostro pianeta. La storia quasi d'amore dei due protagonisti diventa allora metafora della rovinosa storia d'amore che abbiamo con il nostro pianeta.
Con Fragile incontreremo Jack, cliente di un centro di salute mentale che rischia la chiusura. Si presenta nel cuore della notte alla porta di Caroline, direttrice del centro, minacciandola con un piano estremo. Un altro microcosmo che soffoca e rischia di distruggere l'anima fragile di Jack: l'unica risposta possibile a questa mancanza d'amore è la minaccia.
I potenti mezzi del teatro offriranno al pubblico la possibilità di partecipare attivamente a questo monologo, interagendo con l'attore sul palco.

David Greig è un drammaturgo scozzese nato nel 1969. Il suo lavoro è stato ampiamente prodotto e rappresentato nel Regno Unito e all'estero: le sue opere sono state tradotte in gran parte dei Paesi europei, Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Corea e Giappone.
La sua attività comprende anche lo sviluppo della formazione drammaturgica, soprattutto collaborando con Paesi e istituzioni del Medio-Oriente (Palestina, Siria).