In prima nazionale al Teatro Libero di Milano ‘Bagnati-Piss and love’

Dal 3 al 15 giugno 2015 in scena al Teatro Libero di Milano, in prima nazionale, lo spettacolo ‘Bagnati - Piss and love’, di Tobia Rossi, con la regia di Manuel Renga, interpretato da Alex Cendron, Paola Giacometti, Federico Lotteri, Giulia Merelli, Claudia Negrin, Daniele Pennati.

Dopo il successo di Portami un posto carino, Assassine e La mia massa muscolare magra,  l’ormai consolidato duo artistico Tobia Rossi-Manuel Renga torna a Teatro Libero per parlarci nuovamente di sessualità e scoperta di sé con Bagnati, una commedia che indaga le perversioni dei figli della “Milano bene” nell’estate dell’EXPO.

Può una perversione essere amore?
È quello che si chiedono Guido e Fiamma Dazeri, coppia "sancarlina" della Milano bene, quando sorprendono il loro figlio adolescente Ludo in bagno, intento in un atto di pissing con Daniel, il figlio della colf: una pratica sessuale apparentemente depravata e disgustosa, nel corso della quale Daniel orina addosso a Ludo.
Questa scoperta è fonte di forte imbarazzo e vergogna per i Dazeri, che lottano per tenere tutto segreto non capendo il motivo, il senso di questa perversione nella quale oltretutto è il loro figlio a subire, ad essere “dominato” dallo straniero, un inferiore che invece di restare al proprio posto scompagina la piramide sociale di casa.
Per capirne di più, Guido e Fiamma iniziano ad affacciarsi sulla vita privata del figlio, che forse non hanno mai guardato da vicino, arrivando a mettere in discussione anche la loro intimità e il loro rapporto col corpo e la sessualità…


NOTE DI REGIA
Lo spazio che abbiamo scelto è quello di un attico super luxury ma ancora nella sua forma di cantiere, in divenire, in costruzione, a nessuno è dato sapere se e quando si concluderà.
Quindi un attico che assomiglia in tutto e per tutto alle fondamenta di un palazzo, alle fondamenta di una città che vuole ricostruirsi per Expo, ma che nessuno sa se arriverà in tempo.
I membri della famiglia Dazeri si muovono agghindati e vestiti di tutto punto, così come il loro status sociale richiede, all’interno del cemento della loro terrazza, fra tondini di ferro, cassoni da edilizia e assi di legno. Ma nulla viene risparmiato: i loro party sono famosi, per cui la piscina ospiterà fiumi di champagne, maschere oniriche e feste forsennate.
Il pubblico è un voyeur di questo spettacolo. All’inizio tutto è coperto da un telo da cantiere (proprio come nella loro vita tutto è mascherato con un velo di borghese perbenismo) che via via si scioglie insieme allo svelamento delle vicende più intime della famiglia, finché tutto sarà sotto la luce del sole, finché tutti sapranno tutto. E qui inizia il dramma.
Un lento decadimento dello status sociale, dell’apparenza che con fatica per anni Guido e Fiamma hanno costruito, sarà causato da un semplice e innocente gesto di due ragazzi diciassettenni alla scoperta di sé stessi.
La commedia si snoda con una delicata leggerezza parlando di temi profondi, senza far mancare gag e colpi di scena divertenti, fino a toccare il fondo, il vero fondo della piscina quando Guido, il capo famiglia, sarà vicino all’annegamento.
Humor e dramma coesistono in questo lavoro che vede gli attori alle prese con personaggi estremamente realistici, vicende vicine a noi, ma anche momenti profondi e assolutamente poetici. (R.B.)