A un anno dall’ingresso al Teatro
Carcano di Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio in qualità di direttori
artistici e a pochi mesi dalla costituzione del Centro d’Arte Contemporanea –
che ha recentemente ottenuto il riconoscimento ministeriale - viene presentato
il primo cartellone da loro
effettivamente e completamente sottoscritto.
Più che “una” stagione, la
Stagione 2015/16 del Carcano sarà un intreccio di stagioni. Nel calendario
troveranno posto la prosa, la danza contemporanea, la musica, il teatro per
famiglie, per bambini e studenti, oltre naturalmente alle più diverse
iniziative di carattere culturale che vanno dai protagonisti della Storia messi
a processo al Caravaggio di Sgarbi.
La prosa sarà in gran parte – cosa
mai successa al Carcano - di drammaturgia contemporanea, alternata in
cartellone ad una stagione di danza organizzata con il partner Spellbound
Contemporary Ballet, che parte con Mara Galeazzi e Hubbard Street 2 e arriva al Balletto di
Roma, passando per Mummenschanz e alcuni classici; alle iniziative musicali
inaugurate con laVerdi di Milano, partner del Carcano per la musica nei
prossimi anni; al teatro-ragazzi presentato in collaborazione con la compagnia
bolognese Fantateatro.
Il senso di tutto questo è di
mischiare pubblico e linguaggi, allargare con intelligenza la platea degli
spettatori, inventare un modo di essere innovativi e contemporanei, colti e
insieme popolari, legando in un unico nodo le intuizioni artistiche, le
emozioni collettive, il piacere del divertimento, la forte socialità propria
del teatro.

Il cartellone di prosa
contemporanea (nove titoli) comprende Il mio nome è Nessuno-L’ULISSE di
Valerio Massimo Manfredi con Sebastiano Lo Monaco nelle vesti dell’eroe di
Itaca; QUALCUNO VOLO’ SUL NIDO DEI CUCULO di Dale Wasserman, interpreti
Daniele Russo e Elisabetta Valgoi, che il regista Alessandro Gassmann ambienta nell’Ospedale
Psichiatrico di Aversa negli anni ‘80; IL GRANDE DITTATORE dal film di
Chaplin, quasi un musical con Massimo Venturiello nel doppio ruolo del
dittatore/barbiere ebreo e la cantante/attrice Tosca; I SUOCERI ALBANESI di
Gianni Clementi con Francesco Pannofino e Emanuela Rossi, divertenti coniugi
borghesi ossessionati dal politically
correct; UNO SGUARDO DAL PONTE di A. Miller con Sebastiano Somma sul
dramma di una famiglia di immigrati italiani a New York; l’allucinato,
delirante ARANCIA MECCANICA di Anthony Burgess diretto da Gabriele Russo
con le musiche di Morgan.
Una particolare segnalazione per CARAVAGGIO
di e con Vittorio Sgarbi, un percorso attraverso la vita e le opere del sommo
pittore lombardo, e per le due nuove produzioni targate Carcano, interpretate
da due coppie di attori tanto inedite quanto straordinarie: DUE DONNE CHE
BALLANO del catalano Josep Maria Benet i Jornet con le pluripremiate Maria
Paiato e Arianna Scommegna dirette da Veronica Cruciani e MATTI DA SLEGARE
del norvegese Axel Hellstenius con Enzo
Iacchetti e Giobbe Covatta diretti da Gioele Dix.
Due i grandi classici, entrambi
declinati secondo un gusto contemporaneo: LA MANDRAGOLA di Machiavelli
interpretata e diretta da Jurij Ferrini e LISISTRATA di Aristofane con
Gaia De Laurentiis e Stefano Artissunch.
La stagione di danza (5 titoli),
preceduta in apertura di stagione dai leggendari mimi MUMMENSCHANZ,
verrà aperta dal Gala internazionale MARA GALEAZZI & FRIENDS; a
seguire gli statunitensi HUBBARD STREET 2, per la prima volta in Italia
con le loro coreografie ironiche e poetiche; COMIX di Emiliano Pellisari
con NoGravity Dance Company, un trionfo di allegria e acrobatismo ispirato ai
fumetti e alle arti grafiche; DARE, la più recente coreografia di Mauro
Astolfi con Spellbound Contemporary Dance Company; e infine l’originalissimo e
suggestivo LAGO DEI CIGNI ovvero Il canto, ispirato a
Ciaikovskij/Cechov, creato da Fabrizio Monteverde per il Balletto di Roma.
Immancabili gli appuntamenti del
periodo delle Feste con il Balletto di Mosca “La Classique” nel balletto
natalizio per antonomasia LO SCHIACCIANOCI, e con la Compagnia Corrado
Abbati, impegnata nel musical MY FAIR LADY.
Per le Iniziative Culturali, i tre
concerti/spettacolo de laBarocca dedicati alle famiglie “per non avere paura
della musica”; una recita di PER NON MORIRE DI MAFIA di Pietro Grasso
con Sebastiano Lo Monaco; i tre appuntamenti di COLPEVOLE O INNOCENTE?,
a cura di Elisa Greco in cui verranno processati gli imputati eccellenti
Napoleone Bonaparte, Ronald Reagan e Marie Curie; il ritorno di TEATROINMATEMATICA
con sei recite diurne per quattro titoli.
Infine, organizzata in
collaborazione con FANTATEATRO, la stagione dedicata ai giovanissimi
(dai 4 ai 14 anni) che spazierà dalle fiabe ai classici riadattati.
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| I direttori artistici |
I 10 SPETTACOLI IN ABBONAMENTO A
POSTO FISSO
Dalle due opere di Valerio Massimo
Manfredi – scrittore, archeologo e topografo del mondo antico di fama
internazionale – dedicate a Ulisse, un’opera teatrale che è un viaggio tra
poesia, disperazione ed erotismo. In IL MIO NOME E’ NESSUNO - L’ULISSE
Sebastiano Lo Monaco, attore siciliano da sempre innamorato di Omero e
dell’epica classica, dà voce alla narrazione dell’eroe di Itaca, al suo viaggio
sterminato, agli incontri – divinità, mostri, demoni, donne, nemici, eroi – che
lo hanno costellato. Sul palco, con gli attori, un’orchestra di 14 sassofoni.
Regia di Alessio Pizzech. (14-25 ottobre).
Scritto da Ken Kesey nel 1962, QUALCUNO
VOLO’ SUL NIDO DEL CUCULO venne adattato per Broadway e poi per il cinema
da Dale Wasserman, la cui sceneggiatura venne utilizzata da Miloŝ Forman per il
suo film del 1975 con uno strepitoso Jack Nicholson. Senza tradire la forza e
la sostanza visionaria dell’originale, la nuova rielaborazione del testo ce lo
avvicina, cronologicamente e geograficamente: la vicenda degli internati nel
manicomio californiano e dei trattamenti coercitivi a loro riservati viene
infatti trasferita nell’Ospedale psichiatrico di Aversa, nel 1982. Interpreti
principali Daniele Russo e Elisabetta Valgoi diretti da Alessandro Gassmann. (4
-15 novembre).
Per la prima volta a teatro IL
GRANDE DITTATORE, tratto dal film scritto, diretto e interpretato nel 1940
da Charlie Chaplin, il suo primo film parlato. Una geniale e pungente satira
antinazista che Giuseppe Marini e Massimo Venturiello, armati di ironia,
sarcasmo e comicità, mettono in scena rilevando le strane, inquietanti analogie
– la crisi economica, il crollo delle banche, la disoccupazione, la depressione
- tra quei tragici anni e il nostro tempo. Quasi un musical, costellato di
musiche e “songs” alla Brecht/Weill, lo spettacolo ha per interpreti principali
lo stesso Venturiello, nel doppio ruolo del dittatore e del barbiere ebreo, e
la dotatissima attrice/cantante Tosca in quello di Anna.
(25 novembre-6 dicembre).
DUE DONNE CHE BALLANO, la prima produzione targata
Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano della stagione, vede impegnate due
autentiche stelle della scena italiana, le pluripremiate Maria Paiato e Arianna
Scommegna. Il testo, opera di Josep Maria Benet i Jornet, uno dei massimi autori
del teatro spagnolo contemporaneo e padre del teatro catalano, ha per
protagoniste una donna anziana e la sua
giovane badante che, legate da un rapporto di odio-amore, coltivano le proprie
solitudini trovando l’una nell’altra l’unica occasione di conforto. Diretta da
Veronica Cruciani, è una minuscola storia come tante che accadono nei condomini
delle nostre città, un modo gentile, amaro e profondamente ironico di
raccontare situazioni di difficoltà e marginalità. (9 -20 dicembre).
Scritta da Gianni Clementi, I
SUOCERI ALBANESI è la storia divertentissima e ricca di colpi di scena di
una coppia borghese che cerca di allevare la figlia adolescente secondo i
dettami del politically correct. Un
incidente domestico li mette in contatto con una coppia di idraulici albanesi,
con alle spalle la storia faticosa comune a tutti gli immigrati, ma ormai
integrati e con una gran voglia di lavorare. Quando un giorno il marito torna a
casa ad un orario insolito e imprevisto, succede qualcosa che dimostra
l’infallibilità del vecchio detto popolare: chi predica bene razzola male … Sul
palco, diretti da Claudio Boccaccini, il popolarissimo attore/doppiatore
Francesco Pannofino e Emanuela Rossi (13-24 gennaio).
Scritto da Arthur Miller nel 1955,
UNO SGUARDO DAL PONTE è considerato uno dei più importanti testi della
drammaturgia americana. Sebastiano Somma, volto tra i più noti della nostra
televisione oltre che del teatro, impersonerà Eddy Carbone, l’immigrato
italiano le cui difficoltà di adattamento al nuovo mondo e alle nuove regole
sfoceranno in una tragica vicenda di passione e gelosia. La regia è di Enrico
Lamanna (3-14 febbraio).
MATTI DA SLEGARE del norvegese Axel Hellstenius,
seconda produzione Carcano, è affidata ad un terzetto che, per meriti artistici,
simpatia, popolarità ed impegno sociale, non ha bisogno di presentazioni: Enzo
Iacchetti, Giobbe Covatta e, alla regia, Gioele Dix. Due amici che hanno
condiviso l’esperienza dell’ospedale psichiatrico vanno a vivere insieme in un
appartamento. Uno, un “cocco di mamma” ansioso e insicuro, l’altro un omaccione
ossessionato dal cibo e dal sesso, entrambi con esperienze familiari a dir poco
disastrose. Alla fine di un lungo percorso, riusciranno a trovare una strada
per reinserirsi nel mondo. Una commedia che tratta un tema delicato come quello
della malattia mentale in modo leggero, ironico ed estremamente divertente. (24
febbraio-13 marzo).
LA MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli non è solo
una perfetta macchina comica, ma anche una meravigliosa allegoria su vizi
pubblici e privati - meschinità, astuzia, ignoranza - nonché una lucidissima
premonizione sui nostri tempi. Un testo satirico e graffiante che, partendo da
una storia pruriginosa, ha, grazie all’interpretazione e alla regia di Jurij
Ferrini, uno svolgimento intelligentemente disinvolto e contemporaneo, giocato
su un registro comico tra gag e piccoli lazzi ben orchestrati. (30 marzo -10
aprile).
ARANCIA MECCANICA, capolavoro di Anthony Burgess da
cui il celeberrimo film diretto da Stanley Kubrick, è uno spettacolo che si
interroga sulla possibilità del male assoluto, sulla sottile linea di confine
tra bene e male, il rapporto tra vittima e carnefice, la connessione tra la
violenza del singolo e quella della società. Interpretato da una compagnia di
giovani, con Daniele Russo nel ruolo di Alex, e arricchito dalle musiche di
Morgan, artista più originali e anticonformisti della musica italiana, è uno
spettacolo che non potrà lasciare indifferenti. La regia è di Gabriele Russo (13-24
aprile).
LISISTRATA di Aristofane, uno dei capisaldi
della commedia antica, ambientata durante la guerra del Peloponneso, è la
storia, ricca di arguzia e comicità, delle manovre di una donna che, per
indurre i guerrieri spartani e ateniesi a trattare la pace, proclama lo
sciopero del sesso. Nel ruolo del titolo Gaia De Laurentiis affiancata da
Stefano Artissunch (anche regista) e da 14 pupazzi nel ruolo del coro (27
aprile- 8 maggio).
GLI ALTRI SPETTACOLI A fine anno
consueto appuntamento con la grande danza del Balletto di Mosca “La Classique”
che il 31 dicembre e l’1 gennaio presenterà il balletto natalizio per
eccellenza, LO SCHIACCIANOCI, coreografia di Marius Petipa su musica di Piotr
I.Ciaikovskij. A seguire, la Compagnia Corrado Abbati nel classico del teatro
musicale MY FAIR LADY (8-10 gennaio).
● l’inizio della recita del venerdì verrà anticipato alle 19,30
● l’inizio della recita della domenica
pomeriggio verrà posticipato alle 16,00. (R.B.)