Andrea
Bosca è nato nel 1980 a Canelli e si è diplomato al Teatro Stabile
di Torino.
Tra
il 2004 e il 2007 lavora in vari film e serie televisive. Nel 2008
escono “Amore bugie e calcetto”, di Luca Lucini e “Si può
fare”, di Giulio Manfredonia. Successivamente prende parte a
“Feisbum – Il film”, vari episodi girati da differenti registi,
sul tema dei social network.
Un'occasione
importante arriva con “Noi credevamo”, di Mario Martone. L'anno
dopo è il protagonista di “Febbre da fieno”, opera prima di
Laura Luchetti.
In
queste settimane è sugli schermi con due pellicole: protagonista di
“Gli sfiorati”, di Matteo Rovere, tratto dal romanzo di Sandro
Veronesi, al fianco di Asia Argento e Claudio Santamaria, e
coprotagonista di “Magnifica presenza”, l'ultima opera di Ferzan
Ozpetek, nel ruolo di uno dei componenti della compagnia teatrale, le
magnifiche presenze nella vita del protagonista Elio Germano.
Per
quanto riguarda la sua attività teatrale, il 24 febbraio al Teatro
Alfieri di Asti ha debuttato lo spettacolo “Come vivo acciaio”,
tratto da “Una questione privata” di Beppe Fenoglio, scritto,
diretto e interpretato da Andrea con Elisa Galvagno, presto in
tournée.
Inoltre
Andrea sarà al teatro India a Roma dal 12 al 17 giugno in “Jakob
Von Gunten”, tratto dal romanzo omonimo di Robert Walser, uno
spettacolo sperimentale di voce e orchestra.
In
televisione stanno per uscire “Zodiaco atto secondo - L'origine del
male”, di Tonino Zangardi, dove interpreta un serial killer, e
“Olimpiade nascosta”, di Alfredo Peiretti, girato in lingua
inglese nel campo di concentramento di Terezin.
Andrea
Bosca in questi giorni è stato impegnato come giurato al festival
Cortinametraggio, per assegnare il premio al miglior backstage
cinematografico, ed è in partenza per Istanbul per la presentazione
di “Magnifica presenza”. (R. Bocchi)